Il lavoro deve produrre uomini prima che cose.
Dio è la nostra radice comune.
Dio non può perdere niente, perché ha sempre dato tutto e la sua vita è, appunto, questo dono infinito che Egli è.
Molti cristiani vedono la chiesa come una società di assicurazione dove basta versare il premio alla scadenza giusta per assicurarsi la salvezza eterna.
L'umanità che ha fame non potrà mai conoscere la fame dello spirito in tutta la sua purezza fintantoché la fame fisica non sarà stata colmata.
Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!
L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.
Si è troppo inclini a credere che, se si ha un po' di talento, il lavoro debba riuscire facile. Impegnati sempre, uomo, se vuoi fare qualche cosa di grande.
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
Il lavoro è umano solo se resta intelligente e libero.
Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio.
Con l'abitudine, il lavoro appare più leggero.
Il lavoro rivela il carattere delle persone: alcuni si tirano le maniche, altri girano al largo e altri ancora non si fanno proprio vedere.
Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno.