Il pensiero di un uomo è innanzitutto la sua nostalgia.
La tentazione comune a tutte le intelligenze: il cinismo.
Invecchiare significa passare dalla passione alla compassione.
Dal momento in cui viene riconosciuto, l'assurdo diventa la più straziante di tutte le passioni.
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
L'uomo è l'unica creatura che rifiuti di essere quello che è.
Chi crede in Dio è abitato da una sottile ma insopprimibile nostalgia. Nostalgia per le promesse che la vita contiene e che essa da sé non realizzerà mai.
La nostalgia dipinge un sorriso sul volto di pietra del passato.
Non c'è nostalgia più dolorosa di quella delle cose che non sono mai state!
Nostalgico. Dicesi di chi si trova all'estero senza una lira.
La nostalgia non intensifica l'attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria emozione, assorbita com'è dalla sofferenza.
Il presente si degrada, prima in storia, poi in nostalgia.
Nostalgia: il ricordo delle cose passate.
Il paese della nostra nostalgia è invece il normale, il decoroso, l'amabile, è la vita nella sua seducente banalità.
È uno strano dolore morire di nostalgia per una cosa che non vivrai mai.