199 frasi, citazioni, aforismi
Gli inglesi non hanno messo per scritto le loro leggi, se le portano addosso.
Gli uomini non hanno mai saputo così poco di sé quanto in questa "èra della psicologia".
Hitler in pochi anni ha trasformato i tedeschi in ebrei, e oggi tedesco è divenuto una parola dolorosa come ebreo.
I libri che recensiva li leggeva soltanto in seguito. Così sapeva già quello che ne pensava.
I morti hanno paura dei vivi. Ma i vivi, che non lo sanno, temono i morti.
I pessimisti non sono noiosi. I pessimisti hanno ragione. I pessimisti sono superflui.
Il comportamento esteriore degli uomini è così equivoco che basta mostrarsi come si è per vivere completamente occultati e sconosciuti.
Il dubbio si fa più illusioni della fede.
Il numero esiguo di pensieri fondamentali fa il filosofo, e l'ostinazione e la molestia con cui egli li ripete.
Il peggio che possa capitare agli uomini in guerra e cioè morire insieme risparmia loro la morte individuale che essi temono più di tutto.
Il poeta vive di esagerazioni e si fa conoscere per mezzo di fraintendimenti.
Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.
Il romanzo non deve avere alcuna fretta. In passato anche la fretta poteva rientrare nella sua sfera, oggi è passata al film; confrontato ad esso, il romanzo frettoloso è destinato a restare sempre inadeguato.
Il romanzo, creatura di tempi più calmi, può portare qualcosa dell'antica calma nella nostra attuale precipitazione. Per molte persone potrebbe servire come un rallentatore; potrebbe incitare a perseverare; potrebbe rimpiazzare le vuote meditazioni dei loro culti.
Il santo: passa la vita a illustrare le infinite cose che in nessun caso è disposto a fare.
Il sapere tende a farsi vedere. Se lo si tiene segreto, deve vendicarsi.
Imparare dalla storia che da essa non c'è niente da imparare.
In Germania è accaduto tutto, si sono manifestate tutte le possibilità storiche ancora esistenti nell'uomo.
L'elemento pericoloso dei divieti: che ci si fida di essi e non si riflette su quando sarebbero da cambiare.
L'ignoranza non deve impoverirsi con il sapere. Per ogni risposta deve saltare fuori, lontano e apparentemente non in rapporto con essa una domanda che prima dormiva appiattata. Chi ha molte risposte deve avere ancor più domande.