Gli inglesi non hanno messo per scritto le loro leggi, se le portano addosso.
La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.
Gli occhi molto belli sono insostenibili, bisogna guardarli sempre, ci si affoga dentro, ci si perde, non si sa più dove si è.
Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso.
Quel che per il povero è la speranza, per il ricco è l'erede.
L'uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido!
Inghilterra: trenta milioni, in maggioranza cretini.
Gli inglesi non saranno mai schiavi. Avranno sempre la libertà di fare ciò che il governo e l'opinione pubblica pretendono da loro.
Quando due inglesi s'incontrano, la prima cosa che fanno è parlare del tempo.
Uno dei deliziosi aspetti della primavera inglese è che ha dei giorni, anzi, è quasi del tutto composta di giorni in cui, al tramonto, la temperatura è tale da rendere gradevole un fuoco, anzi persino necessario.
Ho capito vivendo a Londra, che due inglesi fanno un popolo, ma 57 milioni di italiani no.
Da ogni inglese si sviluppa il gas mefitico della noia.
Uno dei difetti di Londra dal punto di vista di un uomo il cui cuore sia appena andato a pezzi è che è praticamente priva di luoghi selvaggi in cui si possa avanzare con sguardo impenetrabile.
In Inghilterra, il sistema è gentile e la gente è ostile. In America, la gente è amichevole, e il sistema è brutale.
Dio punisca l'Inghilterra!
Si può paragonare abbastanza esattamente l'interno di una testa inglese a una guida Murray: molti fatti e poche idee.