Imparare dalla storia che da essa non c'è niente da imparare.
Le parole non sono troppo vecchie, lo sono soltanto gli uomini che usano le stesse parole troppo spesso.
La massa non si sente mai sazia. Fin quando resta un uomo non ancora catturato da lei, essa mostra il suo appetito.
La fama rastrella il doppio di ciò che l'invidia ha potato.
Quello che era timor di Dio è diventato timore di Dio nei nostri confronti, e questo suo timore è così grande che Dio si tiene nascosto e nessuno lo trova più.
Il numero esiguo di pensieri fondamentali fa il filosofo, e l'ostinazione e la molestia con cui egli li ripete.
La logica della storia è distruttiva come gli uomini che produce: e dovunque tende la sua forza di gravità, riproduce l'equivalente del male passato. Normale è la morte.
Il più grande uomo della rivoluzione e uno dei più grandi della storia.
Il nostro unico dovere nei confronti della storia è di riscriverla.
Tutti i libri storici che non contengono menzogne sono mortalmente noiosi.
La storia dell'umanità non è che un lungo sbadiglio di noia.
Ignorare quello che è avvenuto prima della nostra nascita equivale a rimanere sempre bambini.
La storia si accorge troppo tardi dei Grandi Maestri, perché la storia è fatta di uomini, gli uomini sono troppo spesso inadeguati al compito assegnatogli.
Nella storia, le sole cause che muoiono sono quelle per le quali gli uomini rifiutano di morire.
Niente della tv passerà alla storia e tanto meno noi: dovremmo prenderci sempre meno sul serio.
La storia è un bagno di sangue.