Imparare dalla storia che da essa non c'è niente da imparare.
Non vedo in nessun luogo un Dio della vita, vedo dei ciechi, che guarniscono con Dio i loro misfatti.
Già sarebbe un sollievo per me vedere un unico toro che mettesse in fuga questi eroi, i toreri, e in più un'intera arena assetata di sangue.
Finché può, la massa accoglie in sé ogni cosa; ma proprio perché accoglie ogni cosa, essa si disgrega.
La maggior parte delle religioni rende gli uomini non migliori, bensì più cauti. Quanto vale questo?
Cinismo: non aspettarsi da alcuno più di quanto noi stessi siamo.
Il più grande uomo della rivoluzione e uno dei più grandi della storia.
La memoria storica è conoscenza, è pietas, è ricerca dei significati e della loro gerarchia, e la sua perdita significa imbecillità.
Uomini e popoli sono frumento per la storia che li macina, al momento fa male e per terra restano macchie di sangue, poi si ascigugano e il pane che viene fuori è buono.
La storia non è che un quadro di delitti e sventure.
Non esiste propriamente storia, ma solo biografia.
La storia umana è una storia di lacrime e di sangue. Come dissentire dall'immagine di Hegel che rappresenta la storia umana come un «immenso mattatoio»?
La storia dell'umanità è un continuo realizzarsi degl'ideali umani, e questo è il progresso.
Che cos'è uno storico? Uno che scrive troppo male per poter collaborare a un quotidiano.
Tutta la storia non è che una lunga ripetizione: un secolo plagia l'altro.
Come già tutti i secoli e millenni che l'hanno preceduto sulla terra, anche il nuovo secolo si regola sul noto principio immobile della dinamica storica: "agli uni il potere, e agli altri la servitù".