I morti hanno paura dei vivi. Ma i vivi, che non lo sanno, temono i morti.— Elias Canetti
I morti hanno paura dei vivi. Ma i vivi, che non lo sanno, temono i morti.
Già sarebbe un sollievo per me vedere un unico toro che mettesse in fuga questi eroi, i toreri, e in più un'intera arena assetata di sangue.
L'uomo che ha per totem la zanzara vuole che la sua gente divenga numerosa come le zanzare.
Non esiste una scrittura che sia sufficientemente segreta da permettere all'uomo di esprimersi in essa con verità.
La struttura primordiale del potere, il suo cuore e il suo nucleo, si è spinta all'assurdo e giace in frantumi. Il potere è più grande ma anche più fuggevole che mai. Tutti sopravviveranno o nessuno.
Si scrive per essere diversi. Chi imbroglia scrivendo rimane ciò che comunque è.
Viviamo forse noi uomini per abolire la morte? No, viviamo per temerla e poi amarla e appunto per amor suo questo nostro po' di vita arde talvolta di luce così bella per qualche istante.
Morte è quanto vediamo stando svegli, sonno quanto vediamo dormendo.
La morte in sé non è una brutta cosa: brutta è la strada che porta alla morte.
Il primo requisito per l'immortalità è la morte.
Il ramo, quando una mano si approssima per staccarne un fiore freme e sembra nel medesimo tempo voler sfuggire a volersi offrire. Il corpo umano ha un simile fremito quando arriva l'istante in cui le dita misteriose della morte vogliono cogliere l'anima.
O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti torniamo a la grande madre antica, E il nome nostro a pena si ritrova.
Colui il quale ha sentito il soffio della Morte alitare presso il suo volto, guarda la Vita con occhi diversi.
Se la paura della morte è, in effetti, un'evidenza, altrettanto evidente è che questa paura, per quanto grande sia, non è mai stata in grado di contrastare le passioni umane.
È la vita... ma è certo, non si muore tutte le mattine, si muore una volta sola.
Io sono decisamente antimorte. Dio sembra essere sotto ogni profilo promorte. Non vedo come potremmo andare d'accordo sulla questione, lui e io.