Il dubbio si fa più illusioni della fede.
Ognuno vuole amici potenti. Ma loro ne vogliono di più potenti.
È già qualcosa aver vissuto, pensato e disputato con se stessi, quand'anche nessuno ne venisse mai a conoscenza.
La caducità delle teorie scientifiche le rende disprezzabili, ma quanto sono caduche le grandi religioni universali, se le misuriamo su ciò che le ha precedute!
Il peggio che possa capitare agli uomini in guerra e cioè morire insieme risparmia loro la morte individuale che essi temono più di tutto.
Niente è più noioso dell'essere adorato. Come fa Dio a sopportarlo?
Coloro che vivono di certezze e non hanno mai dubbi, non vivono, esistono.
Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità.
C'è qualcosa di pagano in me da cui non posso liberarmi. In breve, non nego nulla, ma dubito di tutto.
Quando a una donna viene il dubbio se accettare o meno un uomo, allora tanto vale che lo rifiuti. Se prova esitazione nel dirgli di sì, allora è meglio che gli dica direttamente di no.
Dubitare di sé non è umiltà, credo persino che spesso sia la forma più esaltata, quasi delirante, dell'orgoglio, una sorta di ferocia gelosa che fa rivoltare un disgraziato contro sé stesso, per divorarsi.
Domanda: qual è il contrario della fede? Non l'incredulità. Troppo definitiva, certa, chiusa. Anch'essa una sorta di fede. Il dubbio.
Chi non dubita di nulla è capace di tutto.
È dai dubbi che nascono le idee più interessanti.
Non voleva avere dubbi, ne era certo.