156 frasi, citazioni, aforismi
Il lavoro non è vergogna; è l'ozio vergogna; se tu lavori, presto ti invidierà chi è senza lavoro mentre arricchisci; perché chi è ricco ha successo e benessere.
Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua.
Gli uomini usano il lavoro per fare carriera, per ottenere maggiori riconoscimenti, soldi, gradi, per emergere, affermarsi. Le donne vivono il lavoro con la passione, l'emozione, l'ostinazione, anche cieca, con le quali hanno sempre vissuto l'amore e gli amori.
Il lavoro non è più rispettabile dell'alcool, e serve esattamente allo stesso scopo: distrae semplicemente la mente.
Non puoi accrescere la pace e la buona volontà nel mondo se non riesci a creare un atmosfera di armonia ed amore dove vivi e lavori.
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare.
Il Governo ha due doveri, quello di mantenere l'ordine pubblico a qualunque costo ed in qualunque occasione, e quello di garantire nel modo il più assoluto la libertà di lavoro.
Una società fondata sul lavoro non sogna che il riposo.
Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno.
Provo a migliorarmi costantemente come persona e come regista.
Questo meccanismo delle otto ore di lavoro ogni giorno, produce da sempre tensioni sociali, nevrosi, depressioni, malattie e soprattutto la sensazione precisa di perdere per sempre l'occasione della vita.
Non è il benessere né lo splendore, ma la tranquillità e il lavoro, che danno la felicità.
Uno dei sintomi dell'arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
Per qualsiasi cosa valga la pena di avere si deve pagare un prezzo; e il prezzo è sempre lavoro, pazienza, amore, autosacrificio. Nessuna banconota, nessuna cambiale, ma l'oro del vero servizio.
Se fai il lavoro male, dopo magari non te lo fanno fare più.
Nella parola pane si riassume l'essenziale della vita. E «guadagnarsi il pane» era pure sinonimo di lavoro onesto e dignità. Evidentemente, sparita la dignità, anche il concetto di pane ne ha risentito. E quanto al lavoro, sempre più così etereo... Il senso del pane si è perso.
Il lavoro non mi piace - non piace a nessuno - ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà - per se stessi, non per gli altri - ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
Il lavoro è una manna quando ci aiuta a pensare a quello che stiamo facendo. Ma diventa una maledizione nel momento in cui la sua unica utilità consiste nell'evitare che riflettiamo sul senso della vita.
In fin dei conti il lavoro è ancora il mezzo migliore di far passare la vita.