133 frasi, citazioni, aforismi
Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
E di innumerevoli afflizioni è generoso il mondo, ma i morsi dell'invidia sono tra le ferite più sanguinose, profonde, difficili, da rimarginare e complessivamente degne di pietà.
L'unico rimedio contro l'invidia per gli uomini e le donne comuni è la felicità, e il difficile sta nel fatto che l'invidia è in sé stessa un terribile ostacolo alla felicità.
Tra invidia e superbia c'è una sottile parentela dovuta al fatto che il superbo, se da un lato tende a superare gli altri, quando a sua volta viene superato non si rassegna, e l'effetto di questa non rassegnazione è l'invidia.
L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più torna a galla.
L'invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente.
Il primo peccato del diavolo è stata l'invidia, scaturita dal fatto di sapere che il Verbo si sarebbe incarnato.
Pochissime persone parlano chiaramente e volentieri dell'invidia che provano: parlarne apertamente inibisce perché è come mettersi a nudo, svelare la parte più meschina e vulnerabile di sé.
Una delle conseguenze dell'invidia eccessiva sembra essere il precoce instaurarsi del senso di colpa.
L'invidia è il più stupido dei vizi, perché non esiste un solo vantaggio che si guadagni da esso.
Non sopravvalutare quello che hai ricevuto e non invidiare il prossimo: colui che invidia il prossimo non conseguirà la pace della mente.
L'invidia sempre vile e bassa, avversa alla giustizia e alla benevolenza è quella che sbandisce dall'animo ogni pace e tranquillità nel suo livore, che è capace del tradimento e della calunnia per opprimere ed abbassare il merito, che si espone giustamente all'odio ed all'esecrazione di tutti.
L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine.
Il cane chiuso nel recinto abbaia a quello che scorrazza liberamente.
L'invidia è una pandemia.
L'invidioso piange più del bene altrui che del proprio male.
L'invidia è come prendere un veleno e aspettare che l'altra persona muoia.
O invidia, radice di mali infiniti, verme roditore di tutte le virtù!
Come una falena rode un indumento, così fa l'invidia consuma una persona.
Il ferro è consumato dalla ruggine, l'invidioso dal suo vizio.