L'invidioso piange più del bene altrui che del proprio male.
Non migliora affatto il proprio stato chi cambia solamente luogo e non vita e abitudini.
Non è saggio chi conosce dove si trova il tesoro, ma chi lavora per prenderlo.
Il gusto di compiacere l'amico è un demonio tentatore.
Cento delinquenti fanno meno male di un giudice cattivo.
Ogni volta che penso alla crocifissione di Cristo pecco d'invidia.
O invidia, radice di mali infiniti, verme roditore di tutte le virtù!
Anche in uno stato oppresso c'è la possibilità per un uomo saggio di manifestarsi, e in uno fiorente e felice regnano la sfrontatezza l'invidia e mille altri vizi che rendono inerti.
L'invidia è il sintomo della mancanza di apprezzamento del proprio valore di unicità e di autostima. Ognuno di noi ha qualcosa da dare che nessun altro ha.
L'invidia apriva loro gli occhi: è un demone che non si lascia sfuggire nulla, e che trae conclusioni da ogni cosa, proprio come la gelosia.
Il vasaio ce l'ha con il vasaio e l'artigiano con l'artigiano, il mendico invidia il mendico e il poeta il poeta.
Tre sono gli istinti primordiali: l'angoscia, l'invidia e il senso di immortalità.
Nessuno è gran che da invidiare, innumerevoli sono da compiangere molto.
L'amore guarda attraverso un telescopio; l'invidia, attraverso un microscopio.
Ho sempre vinto l'invidia, la vigliaccheria e la malvagità coprendole di maestosa invisibilità e di appariscente indifferenza.