L'invidia è come prendere un veleno e aspettare che l'altra persona muoia.
Benedetto colui che ha imparato ad ammirare, ma non invidiare, a seguire ma non imitare, a lodare ma non lusingare, a condurre ma non manipolare.
La nostra invidia dura sempre più a lungo della felicità di quelli che invidiamo.
L'invidia è il segno sicuro del difetto, dunque se è rivolta ai meriti altrui è il segno del difetto di meriti propri.
Quando non si hanno più capelli, si trovano ridicoli i capelli lunghi.
L'invidia apriva loro gli occhi: è un demone che non si lascia sfuggire nulla, e che trae conclusioni da ogni cosa, proprio come la gelosia.
Credo che l'invidia sia il mio peccato...
Alla resa dei conti, non c'è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell'uomo come l'invidia.
L'invidia somiglia molto all'amore: essere invidiato è quasi essere amato.
Non sopravvalutare quello che hai ricevuto e non invidiare il prossimo: colui che invidia il prossimo non conseguirà la pace della mente.
Congratularsi vuol dire esprimere con garbo la propria invidia.