I fatti preesistono. Noi li scopriamo, vivendoli.
I premi letterari sono una crudeltà. Soprattutto per chi non li vince.
Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice.
Patriottismo, nazionalismo e razzismo stanno fra di loro come la salute, la nevrosi e la pazzia.
Arrivati a una certa età, non si può più discutere, si può solo imparare o insegnare. Imparare sarebbe, ancora, il meglio. Ma chi può insegnare a un vecchio? Deve imparare da se stesso, o sparire.
La letteratura sta alla poesia come la menzogna alla verità.
I fatti non cessano di esistere solo perché noi li ignoriamo.
Le versioni dei fatti le modifichiamo continuamente, per non annoiarci.
Se si vuol mettere qualcuno di fronte al fatto compiuto, il fatto non si verificherà.
Un fatto vale un mondo di promesse.
Dire che un fatto è stato simultaneamente constatato da migliaia di testimoni, è come dire che il fatto è, in generale, molto diverso dalla versione accertata.
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore, altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare 'lui' perché ti costringe a pensare.
I fatti non ci sono: esistono solo interpretazioni.
Basta con i fatti! Passiamo alle parole!
Dai principi si deduce una probabilità, ma il vero o una certezza si ottengono solo dai fatti.
I fatti s'insinuano non soltanto nella storia, ma usurpano il dominio della fantasia e invadono il regno del romanticismo. Tutto s'agghiaccia al loro contatto. Essi rendono volgare l'umanità.