I fatti preesistono. Noi li scopriamo, vivendoli.
Tu questo hai della rondine: le movenze leggere: questo che a me, che mi sentiva ed era vecchio, annunciavi un'altra primavera.
Era questo la vita: un sorso amaro.
I premi letterari sono una crudeltà. Soprattutto per chi non li vince.
Patriottismo, nazionalismo e razzismo stanno fra di loro come la salute, la nevrosi e la pazzia.
Tu sei come la rondine che torna in primavera. Ma in autunno riparte; e tu non hai quest'arte.
Chi ricerca nei fatti l'influenza reale esercitata dalle leggi sulla sorte dell'umanità è esposto a grandi delusioni, perché non vi è niente di più difficile da valutare di un fatto.
I fatti non cessano di esistere solo perché noi li ignoriamo.
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore, altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare 'lui' perché ti costringe a pensare.
Un fatto, anche il più modesto, conta più di una montagna di ipotesi.
Alcuni fatti dovrebbero essere soppressi o, almeno, bisognerebbe osservare un giusto senso delle proporzioni nel trattarli.
L'attenzione precisa ai fatti è una necessaria premessa di democrazia.
È dai fatti e dai gesti più banali che si deve cominciare a delineare un personaggio, come uno schizzo a grandi linee.
Un fatto è come un sacco: vuoto, non si regge. Perché si regga, bisogna prima farci entrar dentro la ragione e i sentimenti che lo han determinato.
Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
Non vi è niente di più difficile da valutare di un fatto.