Guardare da vicino il proprio dolore è un modo di consolarsi.
No, le persone che il mondo onora non sono che delle canaglie che hanno avuto la fortuna di non essere colte in flagrante.
La musica perfetta mette il cuore esattamente nella stessa disposizione in cui si trova quando gioisce della presenza dell'amata; voglio dire che la musica dà la gioia certamente più viva che esista sulla terra.
Il fluido nervoso negli uomini è consumato dal cervello e nelle donne dal cuore; è per questo ch'esse sono più sensibili. Un intenso lavoro obbligato, e nel mestiere che abbiamo fatto tutta la vita, ci consola, ma per loro niente può consolarle se non la distrazione.
La vita fugge, non cercare dunque più di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a goderla.
Il colmo del ridicolo è che basti credere di meritare un posto per ottenerlo.
Dove non c'è vergogna è un dolore pulito.
Chi si abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto.
E dopo il bagliore del fulmine, il buio della notte profonda, la quiete non quieta del troppo: troppo vedere, troppo soffrire, troppo sapere. Non quiete del sonno, ma della breve morte: quando il dolore è eccessivo, bisogna morire un po' per andare avanti.
Il suo dolore era stato maggiore del mio. Quel dolore delinea il confine che ci separa. La sua morte mi ha insegnato a guardarmi dentro e a mantenermi distante. Quel dono di consapevolezza mi ha salvato la vita.
L'accettazione è il primo passo per superare una delusione. Il dolore nasce sempre dal desiderio che le cose siano diverse da come sono.
Bisognerebbe essere orgogliosi del dolore, ogni dolore ci rammenta il nostro alto livello.
Chi continua a esultare sul rogo, non trionfa sul dolore, ma del fatto di non provare dolore laddove se l'aspettava. Una metafora.
Ognuno dovrebbe rivendicare il diritto di esibire il proprio dolore.
Il tormento, per alcuni, è una necessità, un bisogno, un appetito, un compiacimento.
Un momento di dolore vale una vita di gloria.