Il dolore ha certi limiti che non conviene oltrepassare.
La vera abilità sta nell'utilizzare tutti i mezzi conosciuti e a disposizione; l'arte, l'ingegno consistono nell'operare malgrado le difficoltà e trovare poco o niente d'impossibile.
Le rivoluzioni distruggono tutto in un istante e non ricostruiscono se non col lungo avvenire.
Il destino è stato più forte di me.
L'ignoranza dei preti è il più grande flagello del mondo.
La pace generale è una chimera.
È destino dell'uomo di sottostare al dolore; vanto il non lasciarsi vincere e atterrare da esso.
Pochi e grandi dolori fanno l'uomo grande, piccoli e frequenti l'impiccioliscono; un fiotto lava la pietra, una serie di gocce la trapassa. Allora si ha incominciato realmente a soffrire, quando si ha imparato a tacere il proprio dolore.
Non renderti più gravosi i tuoi mali, non opprimerti con i lamenti: il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Ascoltatemi nel mio dolore, perché può darsi che non vi richiami mai più.
Poco ha doglia chi, dolendo, tace.
Se del dolore in se stesso non si è avuta già perfetta conoscenza in principio, come si potrà essa avere successivamente?
Il più piccolo dolore nel nostro mignolo ci preoccupa e c'infastidisce di più della distruzione di milioni di nostri simili.
La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente.
Il dolore allorché è profondo e vero è un peso che non si sgrava mai dal cuore.
Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe anche la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l'uomo.