Il dolore non vale da obiezione alla vita.
Maturità dell'uomo: significa aver ritrovato la serietà che da fanciulli si metteva nei giuochi.
L'ipocrita più distinto. ? Il non parlare mai di sé è un'ipocrisia molto distinta.
Per chi è molto solo, il rumore è già una consolazione.
Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta.
La vita non è cento volte troppo corta per annoiarsi?
L'accettazione è il primo passo per superare una delusione. Il dolore nasce sempre dal desiderio che le cose siano diverse da come sono.
Abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma, e che non possiede nulla.
Pochi e grandi dolori fanno l'uomo grande, piccoli e frequenti l'impiccioliscono; un fiotto lava la pietra, una serie di gocce la trapassa. Allora si ha incominciato realmente a soffrire, quando si ha imparato a tacere il proprio dolore.
Ho bevuto perché volevo annegare i miei dolori, ma ora queste cose dannate hanno imparato a nuotare.
I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa.
Il dolore. Se ti posso sopportare, sei leggero; se non posso, durerai poco.
Siamo giunti a tanto meschine insulsaggini che ci tormenta non solo il dolore, ma il pensiero del dolore, come accade solitamente ai bambini, i quali sono spaventati dall'ombra.
E dopo il bagliore del fulmine, il buio della notte profonda, la quiete non quieta del troppo: troppo vedere, troppo soffrire, troppo sapere. Non quiete del sonno, ma della breve morte: quando il dolore è eccessivo, bisogna morire un po' per andare avanti.
Il dolore è una dote per un animo duro.
L'attrazione nasce da un dolore profondo, non dalla rivalsa di tante donne di oggi decise a restare giovani.