Non possiamo attaccarci al passato senza attaccarci ai nostri delitti.
Tutti i moti naturali dell'anima sono retti da leggi analoghe a quelle della pesantezza materiale. Solo la grazia fa eccezione.
Si può, volendo, riportare l'intera arte del vivere a un buon uso del linguaggio.
Chi prende la spada, morirà di spada. Ma chi l'abbandona morirà sulla croce.
È vero che bisogna amare il prossimo, ma nell'esempio che Cristo dà per illustrare questo comandamento il prossimo è un essere nudo e sanguinante, svenuto sulla strada e di cui non si sa niente. Si tratta di un amore del tutto anonimo, e per ciò stesso universale.
Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.
Passato: me, mi han recapitato ieri. Futuro: me, mi decapiteranno domani.
Del passato dovremmo riprendere i fuochi, e non le sue ceneri.
È questa la cosa spaventosa: il passato di cui ricordiamo è senza tempo. Impossibile rivivere un amore come rileggendo un libro o rivedendo un film.
Saper rivivere con piacere il passato è vivere due volte.
La verità che tu dici non ha passato né futuro. È e non deve essere altro.
Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi.
Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente.
La vecchiaia comincia nel momento in cui il tuo attaccamento al passato supera la tua eccitazione per il futuro.
Il perdono non cambia il passato, ma di certo amplia il futuro.
Darei tutti i miei giorni per un unico ieri.