Chi prende la spada, morirà di spada. Ma chi l'abbandona morirà sulla croce.— Simone Weil
Chi prende la spada, morirà di spada. Ma chi l'abbandona morirà sulla croce.
In modo generale, non desiderare la sparizione di nessuna delle proprie miserie, bensì la grazia che le trasfiguri.
La democrazia, il potere della maggioranza non sono un bene. Sono mezzi in vista del bene, stimati efficaci a torto o a ragione.
Gli amanti e gli amici desiderano due cose: di amarsi al punto di entrare l'uno nell'altro e diventare un solo essere e di amarsi al punto che la loro unione non ne soffra, quand'anche fossero divisi dalla metà del globo terrestre.
Ogni volta che penso alla crocifissione di Cristo, commetto il peccato dell'invidia.
Nell'universo cristallino della matematica vengono tese alla ragione le stesse trappole che nel mondo reale.
A un certo punto devi smettere di correre e voltarti e affrontare chi ti vuole morto. Il difficile è trovare il coraggio di farlo.
Il popolo unito non sarà mai vinto!
A volte mi sembra di lottare per una vita che non avrò tempo di vivere.
È con i poveri che i ricchi si fanno guerra.
Ogni film è una battaglia, a volte si vince, a volte no.
Alla fine è semplice: il bene, il male, la lotta di chi soffre, la paura di chi è solo come un cane per strada. La vita è un gioco d'azzardo, se perdi stai calmo e aspetta la tua occasione ma non perdere la bussola. Non farti corrompere.
L'impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza.
La battaglia dell'uomo contro il potere è la battaglia della memoria contro l'oblio della dimenticanza.
La felicità è come quei palazzi delle isole incantate alle cui porte stanno a difesa i draghi: bisogna combattere per conquistarli.
Il modo migliore è di non combattere, lascia perdere. Non cercare sempre di aggiustare le cose. Quello da cui scappi non fa che rimanere con te più a lungo. Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte.