Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.
Gli amanti e gli amici desiderano due cose: di amarsi al punto di entrare l'uno nell'altro e diventare un solo essere e di amarsi al punto che la loro unione non ne soffra, quand'anche fossero divisi dalla metà del globo terrestre.
La bellezza promette sempre, ma non dà mai nulla.
La democrazia, il potere della maggioranza non sono un bene. Sono mezzi in vista del bene, stimati efficaci a torto o a ragione.
Ogni volta che riscattiamo un peccato distruggiamo un po' del male che possediamo.
Non è forse la massima sventura, quando si lotta contro Dio, quella di non essere vinto?
Ci sono peccati che si confessano con la stessa voluttà con cui si commettono.
I peccati della carne non sono nulla. Sono malattie che i medici curano, se proprio devono essere curate. Solo i peccati dell'anima sono vergognosi.
Vi sono peccati il cui fascino sta più nella memoria che nel fatto, strano trionfo che gradisce più l'orgoglio che la passione e dà all'intelletto un agile senso di gioia, più grande di ciò che il peccato arreca o può arrecare ai sensi.
Dio ha fatto l'uomo e il peccato l'ha contraffatto.
Il piacere è peccato, e qualche volta il peccato è un piacere.
Non vi è nulla di più interessante che raccontare i propri peccati ad un uomo onesto o a una donna buona. Ciò è intellettualmente affascinante. Una delle grandi gioie che ci procura un passato immorale è quella di avere tante cose da narrare ai buoni.
Un peccato di gioventù è quando si è giovani e non lo si commette.
L'inizio della salvezza è la conoscenza del peccato.
Alcuni si innalzano con il peccato, altri precipitano con la virtù.
L'unica differenza tra un santo e un peccatore è che il santo ha un passato e il peccatore ha un futuro.