Si può, volendo, riportare l'intera arte del vivere a un buon uso del linguaggio.
La soddisfazione di sé dopo una buona azione è una degradazione di energia superiore.
La bellezza promette sempre e non dona mai alcunché.
Non può aver luogo la coesione se non tra una piccola quantità di uomini. Oltre questa soglia, si dà solo giustapposizione di individui, ossia debolezza.
Chi riesce a mantenere la propria anima orientata verso Dio mentre un chiodo la trafigge, si trova inchiodato al centro stesso dell'universo. È il vero centro, che non sta nel mezzo, che è fuori dello spazio e del tempo, che è Dio.
La parola rivoluzione è una parola per la quale si uccide, per la quale si muore, per la quale si mandano a morte le masse, ma che non ha alcun contenuto.
Gli esseri spirituali hanno per gli aspetti pratici della vita il medesimo atteggiamento degli ignoranti per i libri: non ne capiscono niente.
Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.
Chi vive secondo le prescrizioni del medico, vive infelicemente.
Se vuoi avere ricordi, devi vivere.
Dubbio, risata, disinvoltura, insolenza, lentezza, ozio: elementi di una buona arte del vivere.
L'uomo è incapace di vivere da solo, ed è incapace anche di vivere in società.
Non vivo per me, ma per la generazione che verrà.
Imparare a lasciar vivere chi non ha altro da fare.
Anche se dovesse far male da morire, è vivere che voglio.
È meglio morire in piedi che vivere in ginocchio!