Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente.
Il più certo modo di celare agli altri i confini del proprio sapere, è di non trapassarli.
I beni si disprezzano quando si possiedono sicuramente, e si apprezzano quando sono perduti o si corre pericolo di perderli.
Uomini originali men rari che non si crede.
Diceva un marito geloso alla moglie: Non t'accorgi, Diavolo che sei, che tu sei bella come un Angelo?
Il genere umano non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui a esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia.
Non ci sarà mai cosa che possa piacere a tutti.
Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.
Il piacere è la felicità degli stolti, la felicità è il piacere del saggio.
Il piacere è l'unica cosa su cui valga la pena di avere una teoria.
Il piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno di qualche secondo per ricominciare a soffrire.
Che strana cosa sono il piacere e il dolore; sembra che ognuno di loro segua sempre il suo contrario e che tutti e due non vogliano mai trovarsi nella stessa persona.