I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.
Per molti fu causa di timore l'essere temuti.
Spesso un piccolo dono produce grandi effetti.
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
Ho vissuto abbastanza; ora, sazio, aspetto la morte.
Il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura.
I mali sono meno dannosi alla felicità che la noia.
L'erbaccia è una pianta di cui non sono state ancora scoperte le virtù.
L'uomo può mantenersi ad un certo livello nel bene, ma nessun uomo è mai riuscito a tenersi ad un certo livello nel male: la strada va sempre più in giù.
Chi è risoluto a fare del male, trova sempre il pretesto.
Quando il male passa, perdoniamo Dio.
Vinci il male che puoi vincere: il male che non puoi vincere, sopporta.
Ributtare da sé i mali non necessari è degno dell'uomo; ma anche più degno sopportare con animo forte i necessari.
Non di rado i grandi mali hanno sui meno grandi almeno questo vantaggio, che persuadono la rassegnazione.
Il male nasce sempre dove l'amore non basta.
Il filosofo rimane confuso, vedendo quanti mali bisogna tollerare, e quanti talvolta favorire, perché il male non cresca fuor di misura.