Tutti i poeti sono pazzi.
È chiaro quanto di più crudele è la penna che la spada.
La speranza e la pazienza sono due rimedi sovrani per ogni cosa, i rifugi più sicuri, i cuscini più soffici su cui giacere nelle avversità.
L'attività è la calamita che attira tutte le cose buone.
Chi vive secondo le prescrizioni del dottore, vive infelicemente.
Chi vive secondo le prescrizioni del medico, vive infelicemente.
Il poeta non deve mai curarsi delle leggi e delle opinioni attuali, bensì risalire a quelle verità generali e trascendentali che rimarranno sempre le stesse.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.
Il poeta prende le cose migliori della sua vita e le mette nel suo lavoro. Così il suo lavoro è bellissimo, e la sua vita brutta.
Un tempo il calzolaio aveva un rapporto personale con i suoi stivali; oggi il poeta non ne ha nessuno con le sue esperienze.
Molti si sono occupati a combattere la frase e il luogo comune o a farne risaltare il ridicolo. Credo che compito del poeta sia quello di far nuove le parole o di sfuggire le insidie del luogo comune.
Io non credo in quei poeti dalle cui menti, si dice, i versi prorompono già compiuti, come dee corazzate. Io so quanta vita interiore e quanto sangue rosso vivo ogni singolo verso genuino deve aver bevuto, prima di poter alzarsi in piedi e camminare da solo.
Il poeta intende la natura meglio dello scienziato.
Il Poeta deve avere l'orecchio di un arabo selvaggio che ascolta il silenzio del deserto, l'occhio di un indiano mentre segue le orme del nemico sulle foglie nei sentieri della foresta, e il tatto di un cieco che tocca il viso di un bambino amato.
Poeta è colui che sa dire ciò che molti sentono, ma non sanno dire.
Il poeta è colui che con le parole incanta l'animo e fa battere il proprio cuore e quello altrui.