Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.— Gesualdo Bufalino
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
Ognuno sogna i sogni che si merita.
Come la lettera rubata di Poe, la verità di un aforisma era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno ci aveva guardato.
Certi amori sono soltanto sudori che si somigliano.
È la vita che si trasforma in sogno e il sogno che si trasforma in vita, così come avviene per la memoria.
Essere non comporta necessariamente l'esistere: Dio non esiste ma è.
Le opere dei grandi poeti non sono ancor mai state lette dall'umanità, perché solo grandi poeti le sanno leggere.
A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra.
Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
Perché ci siano grandi poeti ci devono essere grandi pubblici.
I poeti non hanno pudore verso le loro esperienze intime: le sfruttano.
Il poeta conduce solennemente i suoi pensieri sul cocchio del ritmo: di solito perché non sanno andare a piedi.
Ci sono tante cose tra cielo e terra che solo i poeti si sono sognate e hanno cantato.
Molti si sono occupati a combattere la frase e il luogo comune o a farne risaltare il ridicolo. Credo che compito del poeta sia quello di far nuove le parole o di sfuggire le insidie del luogo comune.
Il poeta è sempre lontano dall'impossibile.
Un tempo il calzolaio aveva un rapporto personale con i suoi stivali; oggi il poeta non ne ha nessuno con le sue esperienze.