Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
Anche per i saggi la brama di gloria è l'ultima passione di cui si spogliano.
È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio; perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.
Nessuna cosa umana è tanto instabile e fluttuante quanto la gloria di un potere che non s'appoggia sulle proprie forze.
Gli dei sono dalla parte dei più forti.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
Un "critico" è un uomo che non crea nulla e proprio perciò si ritiene qualificato a giudicare il lavoro degli uomini creativi, Vi è logica, in questo: lui non ha preconcetti... odia allo stesso modo tutti gli individui creativi.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.