I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
I poeti che non s'interessano alla musica sono, o diventano, cattivi poeti.
Una nuova conoscenza è un esperimento, un nuovo amico è un rischio.
La grande letteratura è semplicemente linguaggio carico di significato al più alto grado possibile.
Forse il peso specifico di un critico è null'altro che il suo desiderio di verità.
Li ho visti tra le nuvole sull'erica. Eccoli! Non sostano né per amore né per dolore, Eppure i loro sguardi sono quelli di un'innamorata, Quando il cervo bianco irrompe dal coperto E il vento bianco rompe il mattino.
La critica innalza perché non vede l'ora di abbattere.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
Un "critico" è un uomo che non crea nulla e proprio perciò si ritiene qualificato a giudicare il lavoro degli uomini creativi, Vi è logica, in questo: lui non ha preconcetti... odia allo stesso modo tutti gli individui creativi.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.