Forse il peso specifico di un critico è null'altro che il suo desiderio di verità.
Rendi forti i vecchi sogni perché questo nostro mondo non perda coraggio.
Se un uomo non intende correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
Il tempo libero non lo si guadagna rimanendo senza lavoro. Tempo libero vuol dire tempo libero privo di ansietà. Qualsiasi tempo libero non assolutamente ossessionato dalla preoccupazione può diventare un mezzo di "vita migliore".
Nessuna maledizione più grande di un'idea propaganda attraverso la violenza.
Nessun uomo conosce il significato di una QUALSIASI cosa pubblicata in un qualsiasi giornale se non conosce quali interessi controllano il giornale.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
La critica non ha strappato i fiori immaginari dalla catena perché l'uomo continui a trascinarla triste e spoglia, ma perché la getti via e colga il fiore vivo.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente colpiti da cose bellissime.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
La critica innalza perché non vede l'ora di abbattere.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.