Se l'io è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.
La morale è il nome mal scelto , malfamato, di una delle branche della politica generalizzata che comprende la tattica di sé nei confronti di sé stessi.
La danza rappresenta nessuna cosa, ma ogni cosa.
Nell'arte della danza, i movimenti dei corpi non hanno nessun fine.
Gli altri fanno libri. Quanto a me, io faccio la mia mente.
Che se il me è odioso, amare il proprio prossimo come se stessi diviene un'atroce ironia.
Uno va dal prossimo perché cerca se stesso, un altro, perché vorrebbe perdere se stesso.
È vero che bisogna amare il prossimo, ma nell'esempio che Cristo dà per illustrare questo comandamento il prossimo è un essere nudo e sanguinante, svenuto sulla strada e di cui non si sa niente. Si tratta di un amore del tutto anonimo, e per ciò stesso universale.
Il prossimo comincia da sé stessi!
Il vostro amore del prossimo è il vostro cattivo amore per voi stessi. Voi fuggite verso il prossimo fuggendo voi stessi, e di ciò vorreste fare una virtù.
Chi disprezza il prossimo si preoccupa già troppo del prossimo.
Non amare il tuo prossimo come te stesso: se sei in buoni rapporti con te stesso, è un'impertinenza, nel caso opposto, è un'offesa.
Nelle fauci del lupo nessuno ama il suo prossimo.
Colui che è veramente colpito dalla mala sorte non si deve aspettare alcuna partecipazione da parte del suo prossimo. Le disgrazie vere fanno scappare la gente.