Malattia e solitudine sono affini. Alla minima malattia, l'uomo si sente ancora più solo di prima.
Le malattie, specialmente le lunghe malattie, sono anni di apprendistato dell'arte della vita e della formazione dello spirito.
Fa bene qualche volta essere malato.
Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali.
Non può esser nota nessuna malattia da cui sia colpito un uomo vivente: poiché ogni uomo vivente ha le sue particolarità e soffre sempre d'una infermità particolare e sua.
La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce.
In qualunque malattia è buon segno se il malato serba lucidità e appetito, cattivo segno se gli accade il contrario.
La malattia è la più grande imperfezione dell'uomo.
Le malattie sono più intelligenti di noi, trovano la risposta dei nostri problemi prima della ragione.
Essere molto malati ed essere morti sono condizioni molto simili agli occhi della società.
Non fuggire i malati di malattie ripugnanti perché anche tu sei rivestito di carne.