Mi piace la convalescenza: è la cosa per cui vale la pena ammalarsi.
Non c'è amore più sincero di quello per il cibo.
L'abnegazione non è una virtù: è soltanto l'effetto della prudenza sulla furfanteria.
Le persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla ricerca delle condizioni che desiderano, e se non le trovano le creano.
L'uomo ragionevole si adatta al mondo; l'irragionevole insiste nel tentare di adattare il mondo a sé. Quindi, ogni progresso dipende dall'uomo irragionevole.
La giovinezza è una cosa meravigliosa: che crimine, sprecarla nei bambini!
Non ci sono malattie, ci sono soltanto malati.
Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali.
Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita.
Ristrettezze: Malattia che coglie chi si espone alla prosperità di un amico.
Quando la malattia entra in una casa non si impossessa soltanto di un corpo, ma tesse tra i cuori un'oscura rete che seppellisce la speranza.
Io mantengo verso i medici una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la salute anch'essa come una malattia.
Fa bene qualche volta essere malato.
Le malattie sono più intelligenti di noi, trovano la risposta dei nostri problemi prima della ragione.
L'amore d'oggi è una malattia che entra nel sangue con il contatto; il resto è letteratura romantica del passato, è chiacchiera, è retorica; può essere tutt'al più contorno, ma non è il nocciolo.