La serenità è il frutto della rassegnazione all'incertezza.
Quando lo spirito si adagia per assopirsi in una "armonia più alta", il rumore del conflitto lo risveglia.
La prima cosa che lo scrittore inventa è il personaggio che scriverà le sue opere.
Lo sguardo disinfettante dell'intelligenza è l'unica profilassi contro le purulenze della vita.
Grande scrittore è quello che intinge in inchiostro infernale la penna che strappa dall'ala di un arcangelo.
Questo secolo di pedagogia proletaria predica la dignità del lavoro, come uno schiavo che calunnia l'ozio intelligente e voluttuoso.
Se ti abbatterai, se lascerai che sia la disperazione a vincere, allora sì sarai un mezzo uomo, buono solo a piangersi addosso.
Dall'abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza, negligenza, indolenza, inattività, e quasi immobilità.
L'unico loro desiderio non era rassegnarsi, ma poter smettere di sperare. Perché la speranza uccide più lentamente.
È incredibile con quanta prontezza e buona grazia ci rassegniamo alle disgrazie altrui.
Essere sconfitti in partenza ci fa risparmiare un sacco di tempo.
L'inferno esiste è il terribile presente,l'inferno esiste è il partito più numeroso,l'inferno esiste è questo paesaggio folle,la rassegnazione dei volti all'ombra,la speranza considerata delitto e la vita in ginocchio.
Bisogna dare per perduto quello che si vede bene è perduto.
Al mondo c'è una sola cosa peggiore dell'uso della violenza, ed è il piegarsi alla violenza.
Chi si rassegna non vive: sopravvive.
Seneca, alla domanda. "Qual è il miglior conforto nell'afflizione e nel dolore?" risponde: "Che l'uomo accolga ogni cosa come se l'avesse richiesta e desiderata".