La rassegnazione della vigilia ha sempre preparato quella dell'indomani.
Ogni donna la sua fortuna ce l'ha fra le gambe.
Quasi sempre gli errori di una donna derivano dalla sua fede nel bene o nel vero.
Quel che rende indissolubile le amicizie e ne raddoppia l'incanto è un sentimento che manca all'amore: la sicurezza.
La forza crea l'abuso.
La volontà può e deve essere motivo d'orgoglio più dell'ingegno.
Il dolore e il silenzio sono forti e la paziente sopportazione è divina.
Il difficile è accettare che persone disonorate e senza scrupoli facciano scelte per te che solo Dio può fare.
Non avendo ottenuto che gli uomini mettano in pratica quello che insegna, la Chiesa di oggi si è rassegnata a insegnare quello che mettono in pratica.
Ci fermiamo all'immagine poetica che non disturba i nostri pregiudizi e non siamo capaci di risalire il filo e andare a vedere cosa realmente accade dall'altro capo.
La rassegnazione, modalità dell'abitudine, permette a certe forze di accrescersi indefinitamente.
Averle perse tutte, le speranze, gli dette la stessa pace che averle tutte intatte.
Dentro un ring o fuori, non c'è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.
L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L'apatia genera inerzia. L'inerzia genera indifferenza.
La rassegnazione sta al coraggio come il ferro sta all'acciaio.
La rassegnazione è il coraggio del dolore cristiano.