Rassegnandosi, lo sfortunato consuma la sua sfortuna.
Il bruto si copre, il ricco e lo sciocco si adornano, l'elegante si veste.
Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad 'usum delphini', e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.
Le meno astute delle donne hanno un'infinità di trappole; la più sciocca trionfa grazie alla poca diffidenza che ispira.
L'avarizia comincia dove finisce la povertà.
Che cosa c'è di più bello del contemplare la propria vita e trovarla pura come un giglio? Io e la vita siamo come un giovane e la sua fidanzata.
Accade raramente che le cose vadano come le si desiderano, così a volte le accettiamo così come vengono.
La rassegnazione è un suicidio quotidiano.
Non c'è più tempo per piangere sul latte versato, è ora tempo di piangere nella tua birra.
Ciò che dà alla tragedia il suo particolare slancio verso l'alto è il sorgere della convinzione che il mondo, che la vita non ci possano dare nessuna vera soddisfazione, e che perciò non meritino il nostro attaccamento: in ciò consiste lo spirito tragico, il quale conduce alla rassegnazione.
Nessun popolo crede nel suo governo. Tutt'al più, la gente è rassegnata.
In amore il solo fallimento consiste nel non tentare più.
Chi non può picchiare l'asino, picchia il basto.
Chi è più saggio? Colui che accetta tutto o colui che ha deciso di non accettare nulla? La rassegnazione è saggezza?
Non sono così vanesio da credere che il mio contributo possa cambiare qualcosa.
È incredibile con quanta prontezza e buona grazia ci rassegniamo alle disgrazie altrui.