La prolissità non è un eccesso di parole, ma una carenza di idee.
Una vocazione genuina porta lo scrittore a scrivere solo per sé: dapprima per orgoglio, poi per umiltà.
Lo scetticismo è l'umiltà dell'intelligenza.
Dio è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
L'adesione al comunismo è il rito che permette all'intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.
L'atto filosofico per eccellenza è scoprire un problema in ogni soluzione.
La concisione è l'arte di dire molto con poco; la prolissità, di dire niente con troppo.