La morte inizia quando qualcuno accetta di essere morto.
Sei lenta perché hai sulle spalle un gran peso.
"E questo cielo? E tutte queste stelle? Sono un'altra bugia della Patagonia, Baldo?" "Che importa? In questa terra mentiamo per essere felici. Ma nessuno di noi confonde la bugia con l'inganno.
Hanno fretta solo quelli che scappano.
Gli amici non si ingannano mai e poi mai.
Quando una nazione ricca installa una discarica di rifiuti chimici o nucleari in un paese povero sta saccheggiando il futuro di quell'agglomerato umano, perché se i rifiuti sono, come dicono, "inoffensivi", per quale ragione non hanno installato la discarica sul proprio territorio?
Rassegnarmi a tutto l'orrore d'una lunga prigionia, rassegnarmi al patibolo, era nella mia forza. Ma rassegnarmi all'immenso dolore che ne avrebbero provato padre, madre, fratelli e sorelle, ah! questo era quello a cui la mia forza non bastava.
Da giovane ho desiderato che la bellezza fosse in me e sono stato un infelice. Ora so che è ovunque intorno a me e la accetto.
La partita è persa solo quando smettiamo di provare.
La rassegnazione è un suicidio quotidiano.
Perché l'uomo comune è passivo. All'interno di un cerchio ristretto... si sente padrone del proprio destino, ma di fronte ai grandi avvenimenti è impotente quanto di fronte agli elementi. Quindi, anziché tentare di influenzare il futuro, si mette giù e lascia che le cose gli succedano.
Quando la morte verrà accettiamola indifferenti e lasciamoci condurre dentro il mistero.
Al liceo ero famoso per essere quello che si rassegnava subito.
Ci fermiamo all'immagine poetica che non disturba i nostri pregiudizi e non siamo capaci di risalire il filo e andare a vedere cosa realmente accade dall'altro capo.
L'unico loro desiderio non era rassegnarsi, ma poter smettere di sperare. Perché la speranza uccide più lentamente.
La desistenza avviliva questo slancio, spegneva queste passioni, spingeva tutti a rinchiudersi nel terrificante perimetro circondato dalle mura del «tengo famiglia» e «mi faccio i fatti miei».