Il dolore, in chi manca di pane, è più rassegnato.
È pur bella la tolleranza delle opinioni. L'alta e nobile intolleranza deve percuotere inflessibilmente le azioni.
La ricchezza va stimata più di tutte quelle cose che ella può dare e meno di quelle cose che ella non può dare.
L'uomo non si accorge quanto ei possa fare, se non quando tenta, medita e vuole.
Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava; è delitto non punito dalle leggi, ma perseguitato più crudelmente dal mondo.
Negli uomini pubblici l'amicizia è o interessata o falsa, e sempre corta.
Quando si vuole riuscire simpatici in società, bisogna rassegnarsi a lasciarsi insegnare molte cose da gente che le ignora.
La rassegnazione della vigilia ha sempre preparato quella dell'indomani.
La maggioranza dell'umanità vive un'esistenza di quieta disperazione. Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
La collera aspira a punire: e, come osservò acutamente, a questo stesso proposito, un uomo d'ingegno, le piace più d'attribuire i mali a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi.
La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
Rifiuto di rinunciare a me stesso e rassegnarmi. Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire, ed io non voglio essere morto prima di morire. Non voglio morire da morto! Voglio morire da vivo!
Occorre molto tempo a una persona naturalmente fiduciosa per accettare l'idea che dopo tutto Dio non lo aiuterà.
Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata.
Chi non può picchiare l'asino, picchia il basto.
Dall'abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza, negligenza, indolenza, inattività, e quasi immobilità.