I danzatori sono i messaggeri degli dei.
Danzare sembra affascinante, semplice, incantevole. Ma il cammino verso il paradiso della realizzazione non è meno complesso di tutti gli altri. C'è una fatica così grande che il corpo grida, persino nel sonno. Ci sono momenti di completa frustrazione, ci sono piccole morti quotidiane...
La danza è un canto del corpo, sia esso di gioia o di pena.
La danza è una canzone del corpo. Sia essa di gioia o di dolore.
Non danziamo con i piedi: danziamo con le ovaie, con l'utero, e con tutto il corpo e l'anima.
La danza è scoperta, scoperta, scoperta.
Saltare di roccia in roccia senza mai cadere, con un bel peso sulle spalle, è più facile di quanto non sembri; non si può cadere quando si è presi dal ritmo della danza.
La danza moderna? Non è più danza, è decadenza.
Credo che la danza contenga in sé quattro arti. Musica, coreografia, pittura e letteratura.
L'anima del filosofo veglia nella sua testa l'anima del poeta vola nel suo cuore l'anima del cantante vibra nella sua gola ma l'anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo.
Ballare è la poesia dei piedi.
Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante.
La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.
Pensare è il peggior errore che un ballerino possa commettere. Non bisogna pensare, bisogna sentire.
Dio ti rispetta quando lavori ma ti ama quando danzi.
La passione per la danza mi è stata trasmessa dai miei genitori, amanti del ballo e della musica, essendo il terzo ed ultimo figlio partecipavo con loro a tutte le feste danzanti. All'età di nove anni mi iscrissero ad una scuola di danza, visto il mio entusiasmo nel muovermi a tempo di musica.