Dio ti rispetta quando lavori ma ti ama quando danzi.
La danza ti fa guardare in faccia il paradiso, qualunque sia la direzione del tuo giro.
Ho iniziato gli studi di danza tardi, all'età di quattordici anni, e per questo ho fatto molti sacrifici per raggiungere il livello dei miei compagni di scuola.
Uno come Michael Jackson era un punto di riferimento anche per chi fa danza classica.
Il ballo è la più alta, la più commovente, la più bella delle arti, perché non è mera traduzione o astrazione dalla vita; è la vita stessa.
Il bel danzar che con virtù s'acquista per dar piacer all'anima gentile conforta il cuore e fal più signorile e porge con dolcezza allegra vista.
La stessa corrente di vita che scorre nelle mie vene, notte e giorno scorre per il mondo e danza in ritmica misura. E' la stessa vita che germoglia gioiosa attraverso la polvere negli infiniti fili dell'erba e prorompe in onde tumultuose di foglie e di fiori.
La danza è un atto di fede e un atto di amore. Si tratta di una preghiera individuale o di gruppo, profana o sacra.
Danzare sembra affascinante, semplice, incantevole. Ma il cammino verso il paradiso della realizzazione non è meno complesso di tutti gli altri. C'è una fatica così grande che il corpo grida, persino nel sonno. Ci sono momenti di completa frustrazione, ci sono piccole morti quotidiane...
Pensavo che i piedi del danzatore sapessero solo disegnare, vedo che sanno anche pensare e scrivere.
Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza.