Dio ti rispetta quando lavori ma ti ama quando danzi.
Nell'arte della danza, i movimenti dei corpi non hanno nessun fine.
Lo stato della danza: una sorta d'ebbrezza che va dal languore al delirio, da una sorta d'abbandono ipnotico a una sorta di furore.
Non sono una cantante che non canta più, un'attrice che non recita più, una ballerina che non danza più. Non ho ruolo. L'unica cosa che mi sta a cuore è lasciare come testamento ai miei nipoti solo bei ricordi.
Perché dipingo la danza? È il movimento della gente e delle cose che ci consola. Se le foglie degli alberi non si muovessero, gli alberi sarebbero infinitamente tristi e la loro tristezza sarebbe la nostra.
Ascoltate la musica con l'anima. Non sentite un essere interiore che vi si risveglia dentro? È per lui che la testa vi si drizza, che le braccia si sollevano, che camminate lentamente verso la luce. E questo risveglio è il primo passo della danza come la concepisco io.
La danza è un atto di fede e un atto di amore. Si tratta di una preghiera individuale o di gruppo, profana o sacra.
L'armonia nel corpo, il suo controllo. Ho iniziato a comprendere perché la danza sia la linfa vitale delle religioni, la serie rituale di movimenti il primo dio del mondo.
La danza non è un esercizio. E' uno stato dell'anima che esce attraverso il movimento.
Il bel danzar che con virtù s'acquista per dar piacer all'anima gentile conforta il cuore e fal più signorile e porge con dolcezza allegra vista.
Quando un vecchio danza, di vecchio in lui non ci sono che i capelli; il suo spirito è giovane ancora.