Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Quando il dolore toglie il fiato, l'unica soluzione è annullare la mente e lasciare che sia il corpo a curarci.
La speranza induce a fare le cose più folli.
Se ti abbatterai, se lascerai che sia la disperazione a vincere, allora sì sarai un mezzo uomo, buono solo a piangersi addosso.
Cadere è volare. Il problema non è precipitare, ma saper atterrare.
I ricordi si interpretano come i sogni.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Il ricordo è una pietra che ostacola il cammino della speranza.
I nostri ricordi sono schedari consultati e poi restituiti in disordine da autorità che noi non controlliamo.
I ricordi sono voli brevi, barbaglianti: ma il pipistrello che hai abbattuto è la realtà.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
Chi non ricorda, non vive.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.