I ricordi si interpretano come i sogni.
Certo, la nostra coscienza è un grande impedimento, ma poi ci si accorda sempre con lei, come col fisco.
Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.
Il facile è difficilissimo. Il semplice è complicatissimo.
La noia segue l'ordine e precede le bufere.
Se le religioni fossero molto chiare perderebbero, con l'andar del tempo, i credenti.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.
Il ricordo è una memoria che ha goduto.
L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia. Nomi e parole sono questo. Davanti al ricordo sorridono anche loro, rassegnàti.
Il ricordo è una forma di incontro.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
Il ricordo è una pietra che ostacola il cammino della speranza.
I ricordi sono voli brevi, barbaglianti: ma il pipistrello che hai abbattuto è la realtà.
I nostri ricordi sono schedari consultati e poi restituiti in disordine da autorità che noi non controlliamo.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
I ricordi sono come il vino che decanta dentro la bottiglia: rimangono limpidi e il torbido resta sul fondo. Non bisogna agitarla, la bottiglia.