Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa.
Vissero infelici perché costava meno.
La nostra vita è un test. Se fosse una vita vera ci direbbero dove andare e che cosa fare.
Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.
La giovane attrice cominciò a chioccolare sul palcoscenico, ma invano cercammo il suo uovo.
Una vita spesa a "far la spesa".
Il giornalismo non è un mestiere che consenta un tempo libero autonomo rispetto alla professione. Richiede una vocazione. Se quella vocazione non c'è, è inutile provarci.
I giornalisti si scusano sempre con noi in privato per quello che hanno scritto contro di noi in pubblico.
La libertà di stampa è una benedizione quando siamo inclini a scrivere contro gli altri, e una calamità quando ci troviamo ad essere sopraffatti dalla moltitudine dei nostri assalitori.
La stampa deve diventare sempre più storiografia dell'istante.
La lettura dei giornali, sempre penosa dal punto di vista estetico, spesso lo è anche dal punto di vista morale, persino per chi abbia pochi scrupoli morali.
I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
Giornalismo. Un tempo toglieva uomini alle lettere; oggi il che è più grave ne dà.
Ogni giornale, dalla prima all'ultima riga, non è che un tessuto di orrori. Non capisco come una mano pura possa toccare un giornale senza una convulsione di disgusto.
Quei bordelli del pensiero che si chiamano giornali.
I giornalisti dicono una cosa che sanno che non è vera, nella speranza che se continueranno a dirla abbastanza a lungo sarà vera.