Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.
Distratta, indolente, prudente, la nostra borghesia ama i suoi figli viziati e ribelli.
Non bisogna appoggiarsi troppo ai principi perché poi si afflosciano.
Il paradosso è il lusso delle persone di spirito, la verità è il luogo comune dei mediocri.
La virtù affascina, ma c'è sempre in noi la speranza di poterla corrompere.
Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola.
A essere pienamente liberi bisogna non avere né da obbedire, né da comandare.
La libertà, come tutti sappiamo, non fiorisce in un paese che sta sempre sul piede di guerra, o che si prepara a combattere. Una crisi permanente giustifica il controllo su tutto e su tutti, da parte del governo centrale.
La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.
L'albero della libertà dev'essere rinfrescato di tanto in tanto con il sangue di patrioti e di tiranni. È il suo fertilizzante naturale.
Fatevi condizionare il meno possibile da una società che finge di darci il massimo della libertà.
La libertà non consiste nell'avere un padrone giusto, ma nel non averne alcuno.
Io non sono un liberatore: i liberatori non esistono. Sono i popoli che si liberano da sé.
Non sono contro nessuno. Sono solo a favore della libertà.
La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
Era la mia idea di libertà. Pensavo che ognuno ha il diritto di vivere come gli pare. Ma che libertà è morire?