La stampa non è l'opinione pubblica.— Otto von Bismarck
La stampa non è l'opinione pubblica.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
La politica è l'arte del possibile.
Che cos'è un opportunista? È un uomo che afferra l'occasione più favorevole per attuare ciò che ritiene utile e conveniente; che è il compito di tutta la diplomazia.
Quanto più siamo forti, tanto meno probabile è la guerra.
L'amore è cieco. L'amicizia chiude gli occhi.
Come cominciano le guerre? I diplomatici raccontano bugie ai giornalisti, poi credono a quello che leggono.
Il giornalismo non è un mestiere che consenta un tempo libero autonomo rispetto alla professione. Richiede una vocazione. Se quella vocazione non c'è, è inutile provarci.
Il giornalista può essere fazioso, il giornalismo non lo è mai.
Come diceva Orson Welles, per avere materiale sempre nuovo basta affidarsi alla cronaca.
Mi piace respirare la chiarezza Sentire dentro un po' di tenerezza Rompendo i bugigattoli dei dogmi culturali stampati sulle tavole di pietra o sui giornali.
La cronaca è letteratura sotto pressione.
Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.
Quando faccio un incidente, per i giornali, la televisione o per quello che immagina la gente, è come se io avessi fatto cinque incidenti.
Per i giornalisti, la lettura dei giornali è un'attività indispensabile e la rassegna stampa uno strumento di lavoro: per sapere cosa dire occorre sapere cosa hanno detto gli altri. E' questo uno dei meccanismi attraverso i quali si genera l'omogeneità dei prodotti proposti.
I giornali stimolano sempre la curiosità: nessuno ne posa uno senza un sentimento di delusione.