La stampa non è l'opinione pubblica.
Non si fa la politica con discorsi, feste popolari e canti, la si fa solo con sangue e ferro.
La politica non è una scienza, come molti signori professori s'immaginano, ma un'arte.
La politica è l'arte del possibile, la scienza del relativo.
La forza prima del diritto.
Forse per questo tanti giornalisti diventano arroganti e presuntuosi da vecchi: per le umiliazioni che hanno dovuto ingoiare all'inizio del mestiere.
Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso.
I giornalisti si scusano sempre con noi in privato per quello che hanno scritto contro di noi in pubblico.
La prostituzione del corpo ha in comune col giornalismo la capacità di non dover sentire, ma, rispetto a esso, ha in suo vantaggio la capacità di poter sentire.
Non sono un giornalista, sono un giornalaio.
I giornali sono pieni di sacrifici umani: li inscatolano, li rendono accettabili per i lettori; in un certo senso li ritualizzano. La cronaca è un bollettino di esecuzioni.
C'è molto da dire a favore del giornalismo moderno. Offrendoci le opinioni degli incolti ci tiene in contatto con l'ignoranza della comunità. Facendo la cronaca meticolosa degli avvenimenti correnti della vita contemporanea, ci dimostra quanto poca importanza abbiano in realtà tali avvenimenti.
I giornali testimoniano ogni giorno come la più seria occupazione degli uomini sia sempre l'uccidere altri uomini.
Giornalismo. Un tempo toglieva uomini alle lettere; oggi il che è più grave ne dà.
Per un giornalista un essere umano è un oggetto avvolto nella pelle.