Il giornalista è uno che, dopo, sapeva tutto prima.
Un pensiero è legittimo soltanto se si ha la sensazione di essere colti in flagrante plagio di sé stessi.
Il valore della cultura si rivela nel modo più chiaro quando una persona colta prende la parola a proposito di un problema che sta fuori dall'ambito della sua cultura.
Non imparare più di quanto tu abbia assolutamente bisogno per andare avanti nella vita.
Lo scandalo comincia quando la polizia vi mette fine.
La guerra in un primo momento è la speranza che a uno possa andar meglio, poi l'attesa che all'altro vada peggio, quindi la soddisfazione perché l'altro non sta per niente meglio e infine la sorpresa perché a tutti e due va peggio.
Il giornalismo è un mestiere che amo, quindi anche i sacrifici mi sembrano tollerabili.
Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuol leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti.
Osservateli questi uomini in eccesso. Son sempre malati, vomitano la loro bile e chiamano quel vomito: giornale.
Le notizie, se non riportate, non hanno alcun impatto. Tanto valeva che non fossero mai accadute.
Io non amo la stampa. Non ho simpatia per la superficialità ed inesattezza.
Finalmente sono un giornalista anch'io: ora i fatti non mi interessano più.
L'umanità, una volta appresa l'arte del giornalismo non sopporta più che le si infliggano libri.
Il giornalista può essere fazioso, il giornalismo non lo è mai.
La stampa tiranneggia gli uomini politici, le lettere, le arti, il palcoscenico e persino la vita privata.
Il giornalismo di qualità non è merce a buon mercato e un'industria che cede gratis i suoi contenuti non fa altro che cannibalizzare la propria capacità di produrre buon giornalismo.