Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno.
L'inconscio è il discorso dell'altro.
La verità è l'errore che fugge nell'inganno ed è raggiunto dal fraintendimento.
L'amore è donare quello che non si ha a qualcuno che non lo vuole.
Essere psicoanalista, è semplicemente aprire gli occhi a questa evidenza che non c'è niente di più pasticciato della realtà umana.
La struttura della parola è che il soggetto riceve il suo messaggio dall'altro in forma inversa.
Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.
Il linguaggio umano sembra essere un fenomeno unico, senza analogie significative nel mondo animale.
Non c'è linguaggio senza inganno.
Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.
Il linguaggio è la casa dell'essere e nella sua dimora abita l'uomo.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.