Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.— Joseph Conrad
Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.
La vita, per essere piena e reale, deve contenere la preoccupazione del passato e dell'avvenire in ogni attimo del fuggevole presente; il lavoro quotidiano deve essere compiuto per la gloria dei trapassati e per il benessere dei posteri.
Il lavoro non mi piace - non piace a nessuno - ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà - per se stesso, non per gli altri - ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
La vanità gioca dei brutti scherzi alla memoria.
Si dovrebbe andare oltre i limiti della normale sensibilità per influenzare profondamente le altre persone.
Lo spirito dell'uomo è capace di tutto, perché contiene tutto, tutto il passato e tutto il futuro.
V'hanno momenti nella vita, la cui rimembranza, sebben lontana, continua a vivere ed ingigantirsi per così dire nella memoria, e per quanto strani siano gli eventi della vita, quella rimembranza conserva il posto che vi ha preso.
Nel paese della memoria il tempo è sempre ora.
Nella memoria tutto sembra accadere con musica.
Niente aiuta a vivere come la cattiva memoria.
La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.
La memoria dice sempre troppo o troppo poco.
La memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.
Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione.
La scuola quasi sempre non premia le persone intelligenti, piuttosto quelle con buona memoria. Avere buona memoria non significa essere intelligenti.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.