Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.
Essere donna è terribilmente difficile perché consiste principalmente nel trattare con gli uomini.
Il pensiero è il più grande nemico della perfezione.
È il marchio dell'uomo inesperto non credere nella fortuna.
L'abitudine di riflettere profondamente è la più perniciosa fra tutte le abitudini perse dall'uomo.
Si vive come si sogna: perfettamente soli.
La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé.
Creder d'ingegno chi sa molto a memoria gli è come riputare sapiente chi tiene in casa una grande biblioteca. Molti, anzi, a forza di studio, diventano ignorantissimi.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.
Il vantaggio della cattiva memoria è che si gode parecchie volte delle stesse cose per la prima volta.
Nulla apre gli occhi della memoria come una canzone.
Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre.
Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.
La memoria è un valore fondamentale; non è nostalgia del passato, bensì difesa e salvataggio della vita, senso del presente di ogni esistenza e di ogni valore.
La scuola quasi sempre non premia le persone intelligenti, piuttosto quelle con buona memoria. Avere buona memoria non significa essere intelligenti.