La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
A volte ci si sfama anche con gli occhi.
La giustizia è fatta di distacco, comprensione, giudizio, non di ritorsione e regolamento di conti.
C'è un "perché" nascosto in tutte le cose che conduce ad un altro "perché", il quale suggerisce un piccolissimo imprevisto "perché", da cui scaturisce probabilmente un altro, nuovissimo e appena nato "perché".
Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.
L'amore è una cinciallegra che vola e non riesci a fermarla, nemmeno a metterle il sale sulla coda.
Creder d'ingegno chi sa molto a memoria gli è come riputare sapiente chi tiene in casa una grande biblioteca. Molti, anzi, a forza di studio, diventano ignorantissimi.
La memoria non fa un film, la memoria fotografa.
Più di un uomo non è riuscito a diventare un pensatore perché la sua memoria era troppo buona.
Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.
La scuola quasi sempre non premia le persone intelligenti, piuttosto quelle con buona memoria. Avere buona memoria non significa essere intelligenti.
Nella memoria tutto sembra accadere con musica.
Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre.
La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.
L'affidarsi alla memoria, è la volontà dell'uomo di non scomparire. E quando la conoscenza si arresta, subentrano i sensi, che alimentano la fantasia.
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.