È più bello desiderare che possedere la gloria.
La paternità, in quanto generazione cosciente, è sconosciuta all'uomo.
Non si deve rimpiangere il tempo impiegato a far del bene.
La grazia circonda l'eleganza e la riveste.
Si deve scegliere per moglie la donna che si sceglierebbe per amico se fosse un uomo.
Quando si scrive con facilità, si crede sempre di avere più talento di quanto se ne ha. Per scrivere bene, ci vuole una facilità naturale e una difficoltà acquisita.
Quant'è glorioso, ma quanto è insieme doloroso, essere eccezionali in questo mondo.
Quando vanno al patibolo col sorriso, quello è il momento di mandare in pezzi la falce della morte.
La gloria è come le lucciole, che da lontano brillano ma viste da vicino non hanno né testa né luce.
Non cerco, non voglio la gloria di questo mondo; l'aspetto molto grande nell'altro.
Non può esserci vera grandezza senza umiltà.
La gloria non è più che un genere coloniale.
Una cosa a tutto preferiscono i grandi: la gloria eterna rispetto alle cose caduche; i più invece pensano solo a saziarsi come bestie.
La gloria non è una presunzione. Non è una medaglia al valore. La gloria appartiene all'atto di essere costanti con qualcosa di più grande di te stesso, per una causa, per i principi, per la gente di cui ti fidi e per coloro che fanno affidamento su di te.
Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo.
La gloria è una forma d'incomprensione, forse la peggiore.