Chi ha l'occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi.
Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo.
Le imprese che si basano su di una tenacia interiore devono essere mute e oscure; per poco uno le dichiari o se ne glori, tutto appare fatuo, senza senso o addirittura meschino.
I romanzi lunghi scritti oggi forse sono un controsenso: la dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non spezzoni di tempo che s'allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono.
La vita d'una persona consiste in un insieme d'avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.
L'umano arriva dove arriva l'amore; non ha confini se non quelli che gli diamo.
Gli occhi molto belli sono insostenibili, bisogna guardarli sempre, ci si affoga dentro, ci si perde, non si sa più dove si è.
Gli occhi stanchi di pianto sono i più degni di riposarsi nella contemplazione del cielo.
L'occhio tiene di più della pancia.
Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.
Quando gli occhi dicono una cosa e la bocca un'altra, l'uomo avveduto si fida del linguaggio dei primi.
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.
A volte ci si sfama anche con gli occhi.
Gli occhi sono lo specchio dell'anima... cela i tuoi se non vuoi che ne scopra i segreti.
Gli unici occhi belli sono quelli che vi guardano con tenerezza.