Chiamiamo vizi quei divertimenti che non osiamo provare.
L'artista è, in primo luogo, uno che ha fiducia in se stesso.
Il mondo non deve essere messo in ordine, il mondo è l'ordine incarnato. Sta a noi trovare la maniera di inserirci armoniosamente in esso.
Non smettete mai di sognare, non accontentatevi mai di quello che avete, di quello che siete... La pigra quotidianità nasconde la felicità, che spesso è a un passo dalle vostre possibilità.
Rimbaud fu un suicida vivente. Tanto più insopportabile per noi.
Il presente è solo un ponte e su questo ponte sospira il mondo, e non c'è un idiota, mai, che pensi di far saltare il ponte.
Non si è viziosi che per il vizio, non si è virtuosi che per la virtù; così non si è frugali che per riguardo alla propria prodigalità.
Quando i vizi ci abbandonano, ci lusinghiamo credendo di averli abbandonati noi.
O d'ogni vizio fetida sentina, dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa ch'ora di questa gente, ora di quella che già serva ti fu, sei fatta ancella?
Non c'è vizio che non possa trovar difesa.
L'indietreggiare nel senso inverso dei nostri vizi, ci conduce ai vizi opposti.
Il vizio esisterà finché esisteranno gli uomini.
La virtù non conduce ad altro che all'inazione più stupida e più monotona, il vizio a tutto ciò che l'uomo può sperare di più delizioso sulla terra.
Nessun vizio, però, è connaturale all'uomo, mentre lo è la virtù.
L'indifferenza è l'ottavo vizio capitale.