Il vizio esisterà finché esisteranno gli uomini.
Nessuna cosa umana è tanto instabile e fluttuante quanto la gloria di un potere che non s'appoggia sulle proprie forze.
È proprio della natura umana odiare colui al quale si è recato danno.
È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio: perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.
Un'onesta morte è migliore di una vita vergognosa.
I benefici sono graditi finché possono essere ricambiati, quando sono troppo grandi, invece di gratitudine generano odio.
Non vi fate schiavi del vostro stomaco: questo viscere capriccioso, che si sdegna per poco, pare si diletti di tormentare specialmente coloro che mangiano più del bisogno, vizio comune di chi non è costretto dalla necessita al vitto frugale.
O d'ogni vizio fetida sentina, dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa ch'ora di questa gente, ora di quella che già serva ti fu, sei fatta ancella?
Assieme alla lussuria, la gola è il vizio più confessabile. Nessuno si vanterà pubblicamente di essere invidioso, avaro, tracotante, iracondo, negligente. Ma nessuno si vergognerà di dire che va matto per le profiteroles.
Nella divinità è più importante ritrovare i nostri vizi che le nostre virtù.
Età avanzata: Momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si possono ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
I vizi si insinuano più facilmente attraverso i piaceri.
Chiamiamo vizi quei divertimenti che non osiamo provare.
Nei Paesi borghesi come in terra comunista l'"evasione dalla realtà" è deplorata in quanto vizio solitario, perversione debilitante e abietta. Tale "evasione" è la fugace visione di splendori perduti e la probabilità di un verdetto implacabile sulla società attuale.
Regola: Non estirpate i vizi, se volete avere delle belle dame. Altrimenti somiglierete a quegli imbecilli che distruggono i bruchi pur andando pazzi per le farfalle.
Non si può avere una civiltà durevole senza una buona quantità di amabili vizi.